La regina è morta. Lunga vita alla regina
Andiamo per ordine che già il teaser stesso è stato un colpo allo stomaco per i fan della serie. La notizia era risaputa: nei panni di Elisabetta II non avremmo più visto Claire Foy ma Olivia Colman. Però, diciamocelo, un conto era saperlo, altro è stato vederlo coi propri occhi.
Un cambio netto ma qui giocato sapientemente con un’espediente che ha reso perfettamente la metafora del cambiamento e del momento di passaggio. Elisabetta alle prese con la propria iconografia – nuove monete, nuova fotografia – e pertanto costretta a prendere atto della propria nuova immagine segnata dall’avanzare degli anni. Un avanzare degli anni, per la serie, dettato da scelte di sceneggiatura.
Diciamo quindi addio agli occhi blu di Clare Foy – al suo Emmy e Golden Globe vinti con questa sua superba interpretazione – e diamo il benvenuto alla Colman.
Per la quale parla da solo l’Oscar 2018 come Migliore attrice protagonista per La Favorita – e cerchiamo di ricordare a noi stessi che la Colman non è chiamata ad essere la Foy ma, a modo suo, Elisabetta II.
E già nel teaser l’illusione è notevole.
Per dirla con parole sue “Sono grandi cambiamenti. C’è ben poco da fare: possiamo solo accettarli.”
Cosa dobbiamo aspettarci da The Crown 3
Parlavamo di esigenze di sceneggiatura.
Le prime due stagioni hanno coperto rispettivamente gli anni dal 1947 al 1956 – dal royal wedding allo scoppio della crisi di Suez – e quelli dal 1956 al 1964, cioè fino alla nascita di Edward.
La terza stagione narrerà gli eventi ambientati tra il 1964 e il 1977. Libri di storia alla mano, sappiamo che sono anni in cui la Regina ha affrontato questioni di politica interna ed estera con i primi ministri Harold Wilson e Edward Heath.
Per citarne alcune: la crisi economica, lo sciopero dei minatori, il processo di decolonizzazione in Africa e nei Caraibi e l’adesione alla Comunità Economica Europea. Non mancheranno viaggi istituzionali in Spagna e negli USA, mentre una puntata potrebbe essere interamente dedicata al disastro di Aberfan, in Galles.
Per quanto riguarda invece le vicende della famiglia reale osserveremo da vicino gli anni di formazione di un Carlo teenager. Durante i quali verrà nominato Principe di Galles e – qui viene in soccorso l’imdb – conoscerà una giovanissima Camilla Shand, nota dopo il ’73 come Camilla Parker Bowls.
Vedremo sicuramente la relazione clandestina tra la principessa Margaret e il suo toyboy ante litteram, il baronetto Roddy Llewellyn. Che la porterà a divorziare dal conte Snowden procurandole un gran danno d’immagine e contribuendo alla sua nomea di membro controverso della famiglia reale.
Dopo molte speculazioni gli autori hanno confermato che compariranno sia Diana Spencer e che la Lady di Ferro, Margaret Thatcher – leader dei Tory dal 1975 e primo ministro dal 1979 – per poi avere maggior risalto, ovviamente, nella quarta stagione (già annunciata e già in lavorazione).
Insomma fino al Giubileo d’Argento della Regina Elisabetta II – caduto a 24 anni dall’incoronazione e non a 25 come erroneamente riportato nel trailer – avremo anche questa stagione tanta carne a cuocere.
Il Cast: the next generation
Non è semplice prendere uno show che si porta a casa tanti premi tra cui un Golden Globe 2017 per la miglior serie drammatica e rivoluzionarne il cast.
Ci vuole coraggio – che, si sa, a volte paga – ma se non si vuole rischiare troppo bisogna mettersi d’impegno – e cacciare i soldi – per non far storcere il naso a critica e fan. E se The Crown è la produzione più dispendiosa di Netflix, questo casting non poteva passare in secondo piano.
Non che la serie in precedenza non fosse magistralmente interpretata dai vari John Lithgow – che ci ha regalato un incredibile Winston Churchill – Matt Smith – su un altro livello rispetto ai tempi de il Doctor Who – o l’incantevole Vanessa Kirby.
Ma qualora ce ne fosse bisogno questo passaggio di consegne rende ancora più evidente l’intenzione di restare a certi livelli nei ruoli chiave. Basta guardare nomi come la già citata Olivia Colman o Helena Bonham Carter.
Quest’ultima vanta una nomination all’Oscar nel 1997 come miglior attrice per il film Le ali dell’amore. Ma soprattutto a quello per la miglior attrice non protagonista nel 2010 per Il discorso del re, dove – curiosità – vestiva i panni della regina madre.
Particolare difficoltà ha comportato la scelta per il ruolo del Principe Filippo di Edinburgo, con Tobias Menzies subentrato solo dopo la rinuncia da parte di Paul Bettany a causa di altri impegni non specificati (forse c’aveva Judo).
A completare il cast troviamo alcune conoscenze più o meno note del piccolo schermo come Josh O’Connor (I Durrell – La mia famiglia e altri animali), Charles Dance (che i fan de Il Trono di Spade ricorderanno con affetto), Ben Daniels (House of Cards, Law & Order: UK, Rogue One), Erin Doherty (Les Misérables) e Jason Watkins (Taboo, Dirk Gently).
Senza dimenticare le attrici che probabilmente faranno una fugace apparizione in questa stagione e che troveranno ben altro spazio nella quarta. Come Gillian Anderson (indimenticata Dana Scully di X-Files e, più recentemente, apprezzatissima madre nella serie Netflix Sex Education) che vestirà i panni della Thatcher. Ma anche Emerald Fennell (L’amore e la vita – Call the Midwife) che sarà Camilla e infine Emma Corin (Pennyworth) che sarà Lady D.
Riuscirà la serie nonostante questo ingente cambio della guardia a rimanere ai suoi livelli? Lo scopriremo il 17 novembre.
Dove vedere The Crown – Stagione 3 in streaming
Dove: in esclusiva su Netflix
Come: in abbonamento
Quando: le prime due stagioni sono già disponibili, la terza stagione lo sarà dal 17 novembre 2019
Photo credits: Netflix / IMDB / Dailymail