Come ormai saprete l’ultima produzione di Netflix italiana, in ordine di tempo, è una coraggiosa serie in costume, a cavallo tra storia e fantasy, dal titolo che ricorda un quiz televisivo di fine anni ’90.
Una serie al femminile
Ai giorni nostri quest’espressione va usata con cautela. Tuttavia è difficile fare altrimenti quando ci si imbatte in un progetto che vede coinvolte tre registe, una scrittrice e un romanzo incentrato sulla caccia alle streghe.
Francesca Comencini (Amori che non sanno stare al mondo, Gomorra – La serie), Susanna Nicchiarelli (Nico, 1988) e Paola Randi (Tito e gli alieni) sono le tre registe che hanno portato sul piccolo schermo quest’adattamento del primo capitolo della trilogia Luna nera di Tiziana Triana, dal titolo Le città perdute.
Le vicende narrate si svolgono nell’Italia del XVII secolo e vedono protagonista una levatrice di nome Adelaide (interpretata da Antonia Fotaras, Il Nome della Rosa) costretta a fuggire perché accusata di stregoneria. La giovane troverà rifugio in una comunità di misteriose donne che si nascondono nel bosco e che danno asilo ad altre donne emarginate.
Sono donne libere. All’insegna della solidarietà femminile lottano contro la cultura maschilista e ignorante che le ha già condannate.
Rituali, profezie e un’imminente eclissi. A completare il quadro, sullo sfondo, c’è un’altra battaglia, quella che vede la rivoluzione scientifica scontrarsi col fanatismo religioso che genera superstizione.
Produzione e cast
La Triana ha anche collaborato alla stesura della sceneggiatura con Francesca Manieri (Il Miracolo), Laura Paolucci (L’Amica Geniale) e Vanessa Picciarelli (Bangla). La produzione è Netflix e Fandango.
Nel cast troviamo, tra gli altri, Astrid Meloni (nei panni di Amelia), Nathan Macchioni (Adriano), Giorgio Belli (Pietro), Manuela Mandracchia (Tebe), Roberto De Francesco (Marzio Oreggi), Federica Fracassi (Janara), Lucrezia Guidone (Leptis)
Dove vedere Luna Nera in streaming
Dove: su Netflix
Come: in abbonamento
Quando: la serie sarà interamente disponibile dal 31 gennaio 2020